News

| Bergamo

ALBINI_next: IL THINK TANK PER I TESSUTI DEL FUTURO INAUGURATO AL KILOMETRO ROSSO

Albini Group ha presentato ieri ALBINI_next: un Think Tank che nasce con l’obiettivo di superare le barriere e tracciare nuove frontiere. ALBINI_next è un vero e proprio centro nevralgico, emblema di un modo di pensare all’avanguardia, punto di partenza per raggiungere le nuove frontiere dell’innovazione. Non solo riflessione, ma idee che si traducono in azione. Un approccio dettato anche dalla necessità di trovare soluzioni reali e tangibili che rispondano alle tematiche legate alla sostenibilità etica e ambientale.

In occasione dell’inaugurazione nella sede del Kilometro Rosso a Bergamo, Giuseppe Stigliano - autore e ricercatore – ha moderato una panel discussion stimolante e ricca di ispirazioni dal titolo “THE ALBINI ‘NEXT’ BIG THING. WHAT WE WILL BE WEARING TOMORROW?”

Uno scambio di idee proiettato nel futuro della ricerca e sviluppo nel tessile. Un’indagine degli strumenti più innovativi disponibili oggi, delle potenziali contaminazioni nell’industria, degli standard già stabiliti e delle ambizioni per un ‘mondo tessile’ migliore sia nel prodotto che nei processi produttivi.

A dare il benvenuto Stefano Albini, Presidente di Cotonificio Albini: “Siamo orgogliosi di questo progetto rivoluzionario; lo abbiamo fortemente voluto al Kilometro Rosso perché crediamo nel nostro territorio ma sarà un luogo internazionale, interdisciplinare e aperto alle giovani generazioni, in cui creare collaborazioni con partner d’eccellenza”. Uno spirito condiviso anche da Salvatore Majorana, Direttore del Kilometro Rosso, che ha sottolineato l’importanza di un luogo che riunisce i centri di ricerca e innovazione di player diversi, che possono così fare sinergia perché le idee si trasformino in azioni concrete.

Carl Illi, Presidente di Swiss Textile e membro del CDA di Rieter ha analizzato lo scenario tessile attuale, sicuramente in crescita: “il 25% dei capi che vengono prodotti ogni anno sono destinati a non essere mai nemmeno indossati. È indispensabile lavorare sulla sostenibilità, il cambiamento è possibile solo con l’innovazione, la ricerca di nuovi materiali deve portare ad ottenere nuove fibre e nuovi filati. Inoltre, è fondamentale riuscire a trasmettere la nostra passione al consumatore finale”.

“Il mondo cambia in fretta – ha ribadito Linda Loppa, CEO e fondatore di Linda Loppa Factory – e la creatività è da sempre il motore del cambiamento. Credo nella necessità di un nuovo modello di business che faccia da ponte tra i giovani talenti e i mezzi economici necessari a realizzare le loro idee.”

Claudio Antonioli, fondatore di Antonioli Milano e Presidente di New Guards Group è la voce dei marchi streetwear più all’avanguardia e dell’eccellenza nel mondo retail: “oggi la moda è un mix tra la Customer Centricity e la visione dei brand. Personalmente, guardo tanto all’innovazione, ma per fare business è necessario avere sempre un occhio al cliente finale. Parlando di sostenibilità, confido che si arriverà presto ad una maggior consapevolezza in merito e che la gente sarà pronta a pagare un prezzo più elevato per prodotti più etici, probabilmente già con la Generazione Z.”

La sostenibilità è un argomento basilare anche per Claudio Marenzi, Presidente Confindustria Moda e CEO di Herno: “la prima cosa da fare è creare una standard condiviso perché oggi gran parte della sostenibilità è puro marketing. Si deve iniziare dalla raccolta e dalla mappatura dei dati, che porterà allo sviluppo della consapevolezza e di conseguenza all’innovazione”.

È d’accordo Isaac Nichelson, CEO & Co-fondatore di Circular Systems: “Cambiare è l’unico modo per sopravvivere, è necessario impegnarsi sia come industria che come persone e rompere le barriere del business tradizionale in una direzione che si basi su creatività, business plan efficace e sostenibilità.”

Si è parlato anche di start-up con Cristiano Spelta, CTO e Co-fondatore di E-Novia: “le tre regole d’oro per una start-up di successo sono imprenditorialità, lavoro in team e sensibilità del mercato. La start up ha sempre la stessa storia: all’inizio non esiste un mercato pronto ad accoglierla, ma è il buon imprenditore è colui che ha la capacità di creare il proprio mercato, sapendo unire le eccellenze in diversi ambiti con gli investimenti”.

ALBINI_next è il nostro punto di partenza per trovare una nuova strada nell’innovazione” - conclude Fabio Tamburini, CEO di Cotonificio Albini. “Dal filato al capo finito dobbiamo aumentare il valore del prodotto, renderlo più etico e all’avanguardia per essere leader di settore attraverso la trasparenza, la tracciabilità e una migliore qualità della vita”.

Alla fine del talk, Salvatore Majorana ha consegnato a Stefano Albini le chiavi di ALBINI_next. Il futuro può avere inizio.

L’inaugurazione di ALBINI_next è stata anche l’occasione per presentare il PROGETTO #0 – HEMOTIONTM

Una nuova dimensione di tessuti nati grazie al know-how di Albini Group, alla sua divisione filati “I Cotoni di Albini”, ai suoi valori e alla sua determinazione nell’affrontare nuove sfide. Il “progetto zero” di ALBINI _next è dedicato alla lana. Proveniente dall’Australia e certificata mulesing-free, viene filata con una tecnica all’avanguardia che prende ispirazione dal mondo cotoniero, per ottenere un filato finissimo, regolare e di qualità impareggiabile. Il filato Hemotion™ dà vita a un tessuto in lana altamente performante: leggero e termoregolatore, confortevole e con un’elasticità naturale, lavabile in lavatrice, ingualcibile e resistente al pilling.

 

“Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca”

Fabrizio De André

(Bocca di Rosa, 1967)