| Verona
Lettera aperta di 486 lavoratori di Aptuit ai lettori e alle istituzioni, a sostegno del futuro della ricerca in Italia
Gentile Direttore,
siamo 486 lavoratrici e lavoratori del Centro Ricerche Aptuit di Verona, parte del Gruppo Evotec SE. Da oltre cinquant’anni contribuiamo con passione allo sviluppo di terapie innovative, consapevoli del ruolo cruciale della ricerca nella cura delle malattie.
Oggi, la sperimentazione animale resta obbligatoria per l’approvazione di nuovi farmaci, secondo normative rigorose e standard etici elevati. Evotec opera nel pieno rispetto delle leggi nazionali e internazionali, con studi autorizzati dal Ministero della Salute e supervisionati da veterinari qualificati.
Etica e sicurezza sono per noi principi fondamentali. Senza la ricerca preclinica, non sarebbe possibile sviluppare cure per malattie gravi o terapie innovative, anche in ambito veterinario. Allo stesso tempo, investiamo da sempre nello sviluppo di metodi alternativi, con l’obiettivo di ridurre progressivamente l’uso di animali.
Per questo ci ferisce il clima mediatico ostile e le narrazioni distorte che descrivono il nostro lavoro con termini sensazionalistici e fuorvianti. Essere rappresentati come fautori di pratiche obsolete è ingiusto e mina la fiducia nella scienza.
Temiamo che questa visione ideologica possa compromettere il futuro della ricerca in Italia, scoraggiando giovani talenti e indebolendo la competitività del Paese in un settore strategico come quello biomedico.
Chiediamo alle Istituzioni e alla stampa un impegno per una comunicazione equilibrata e una presa di posizione chiara a tutela della ricerca scientifica rigorosa e responsabile. Invitiamo tutti a riflettere: possiamo davvero permettere che l’Italia rinunci alla ricerca, mettendo a rischio la possibilità di sviluppare terapie innovative nel nostro Paese? Possiamo accettare che i pazienti italiani siano esclusi da percorsi terapeutici all’avanguardia, solo perché la ricerca non è più messa in condizione di esistere?
Abbiamo scelto di restare in Italia perché crediamo nel valore sociale del nostro lavoro. Vogliamo essere riconosciuti per ciò che siamo: ricercatori al servizio della salute, impegnati a dare nuove speranze a chi ancora non ha una cura.
Con questa lettera, frutto di una volontà collettiva, chiediamo ascolto e un dialogo costruttivo, basato su dati reali. La scienza ha bisogno di confronto e trasparenza, non di slogan.
Lettera firmata da 486 lavoratrici e lavoratori del Centro Ricerche Aptuit di Verona, parte del Gruppo Evotec SE