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| Brescia

Bontempi Vibo entra nel programma Elite con Vitale-Zane &Co.

La società bresciana Bontempi Vibo è stata ammessa, con il supporto dell’advisor Vitale-Zane &Co, nel programma Elite, la piattaforma internazionale di London Stock Exchange Group, fondata nel 2012 da Borsa italiana, che da allora rappresenta la vetrina delle migliori aziende del paese.

La candidatura è stata presentata con il supporto dell’advisor Vitale-Zane & Co., società di consulenza strategica che per missione ha quella di accompagnare le medie imprese italiane lungo sentieri di sviluppo (strategico, culturale, operativo e finanziario), nella convinzione che l’impresa sia uno strumento fondamentale per lo sviluppo collettivo del nostro Paese. In questo ambito Vitale-Zane & Co. è tra l’altro partner di Borsa Italiana per il progetto Elite, dove ha già accompagnato il gruppo industriale romano Undo, specializzato in energia pulita e meccanica di precisione.

Bontempi Vibo, dal 1961 dedita alla produzione di viteria e bulloneria made in Italy, è oggi una Società leader a livello internazionale nel settore del fastener avanzato, avendo progressivamente integrato sistemi per la stampaggio a freddo e a caldo di viti, dadi e tiranti, oltre che di viteria complementare: oggi è attrezzata per la produzione annua di ca 25.000 tonnellate di viteria, quasi un miliardo di pezzi e ha chiuso il bilancio 2018 con un fatturato di 41,6mln.€, sviluppato con un organico di 115 dipendenti. Nel 2019 la traiettoria di crescita ha ricevuto un impulso decisivo dall’acquisizione di una Società specializzata nello stampaggio a caldo, mentre sono tuttora in corso ulteriori progetti di sviluppo, sia per linee esterne che per linee interne.

“Lo scorso anno abbiamo perfezionato l’operazione di acquisizione di Fram S.r.l. fusa in Bontempi , che ci ha permesso di internalizzare il presidio del settore dello stampaggio a caldo, oltre che di consolidarci come realtà aziendale solida e redditizia, avviata su di un sentiero di sviluppo, anche alla luce di continui investimenti” commenta l’amministratore delegato Raoul Bontempi, figlio del fondatore Bruno Bontempi, ancora attivo in azienda.

“I nostri piano di sviluppo continueranno, nonostante il difficile periodo determinato dalle conseguenze della pandemia. La nostra volontà di sviluppo è anzi corroborata anche dal fatto che oggi si affaccia all’azienda la terza generazione della famiglia imprenditoriale, per cui i nostri piani di sviluppo -e, in questo contesto, l’ingresso in Elite- ci aiuteranno anche fungendo da perno attorno a cui pianificare questa convivenza generazionale”.

Elite è stato fondato nel 2012 da Borsa Italiana con la collaborazione di importanti partner istituzionali, ed oggi conta su tre sedi a Milano, Londra e Cleveland con un network globale di Partner, Società ed Advisors.

Si tratta di un programma internazionale di supporto alle imprese in rapida crescita che combina training, tutoraggio e accesso a fonti di finanziamento alternative, un programma completo per imprenditori e manager che stimola la revisione e il cambiamento organizzativo per supportare le imprese nella realizzazione dei loro progetti di crescita.

Ad oggi hanno partecipato al programma Elite 1.437 imprese, con 578.000 persone impiegate e ca 100 bn€ di ricavi aggregati, con sedi in oltre 45 paesi ed appartenenti a 36 diversi settori. Tra queste, le imprese italiane sono oltre 870, per ca 441.000 dipendenti e 84,7 bn€ di ricavi.

Il percorso stimola lo sviluppo delle società, già tutte identificate in funzione di solide potenzialità di crescita. Si stima che le Società che sono rimaste nel programma almeno 6 anni abbiano aumentato i propri ricavi di ca il 52%, i propri dipendenti del 64% e i propri margini del 31%; mentre dal 2012 nell’ambito del network Elite sono state realizzate oltre 1.166 operazioni straordinarie, per un valore totale delle transazioni di ca 15,8 bn.€.

 

“Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca”

Fabrizio De André

(Bocca di Rosa, 1967)