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| Milano

ALBINI CONSERVA LA LEADERSHIP EUROPEA NEL SUO SETTORE. LA SOSTENIBILITA’ STRATEGIA PER L’INTERO PROCESSO TESSILE

Il Gruppo Albini, maggior produttore europeo di tessuti per camicia, chiude il 2017 con 149,5 milioni di fatturato rispetto ai 147,2 del 2016 e punta sempre di più su nuovi servizi e nuovi mercati, con grande spinta innovativa e attività di ricerca, massima attenzione alla sostenibilità sviluppata in partnership con alcuni importanti Clienti e nuovi investimenti destinati al miglioramento delle unità produttive in Italia.
L’improvvisa scomparsa del suo storico Presidente Cav. Lav. Silvio Albini rappresenta una grave perdita per il Gruppo e per l’intero settore. Ma la continuità dell’azienda è garantita dalla qualità del gruppo dirigente che lui aveva creato e dai valori aziendali che aveva coerentemente sviluppato e osservato, ai quali la famiglia e gli amministratori restano fedeli.
Il leggero incremento di fatturato è da considerare un risultato positivo in quanto realizzato in un momento di grande incertezza economica e ancora difficile per il settore tessile, soprattutto per il settore della camiceria che soffre sempre di più la concorrenza della maglieria. Al risultato di crescita complessiva hanno contribuito le due società I Cotoni di Albini Spa e Albini Energia che hanno registrato incrementi a due cifre. 

I Cotoni di Albini Spa attiva nel settore della produzione di filati fini e finissimi e delle mischie nobili risponde alle richieste di un mercato sempre più orientato a prodotti qualificati e diversificati, lotti di produzione più piccoli e lead time ridotti.
Albini Energia, nata per soddisfare le esigenze del Gruppo in materia di risparmi energetici, risulta col tempo sempre più apprezzata anche dal mercato per la progettazione e costruzione di impianti per la riduzione dei consumi termici ed elettrici in Italia e all’estero.
Da anni il Gruppo esporta direttamente il 70% del fatturato in oltre 80 Paesi nel mondo, grazie a una strategia di internazionalizzazione con un approccio globale, ma con investimenti e attenzioni locali che anticipano e rispondono alle esigenze di ogni singolo mercato.  “Con riguardo ai singoli mercati – spiega il nuovo Presidente del Cotonificio Albini, Stefano Albini, – ottimi risultati provengono da Francia, Spagna, Est Europa e Paesi Scandinavi, ma anche l’Italia ha tenuto bene. Da sempre dedichiamo grande attenzione agli sforzi commerciali e l’ampliamento dell’ufficio di New York appena concluso ne è testimonianza”.

La crescita del Gruppo Albini, giunto al 142esimo anno di attività e oggi guidato dalla quinta generazione con Fabio, Andrea e Stefano Albini, è frutto di strategie avviate da anni con una visione di lungo periodo come la diversificazione di mercati e di prodotto e il controllo diretto dell’intera filiera produttiva che costituisce un’unicità per il settore e consente di poter tracciare e controllare ogni passaggio produttivo garantendo massima qualità e innovazione in ogni fase della filiera, servizio efficiente e risposta immediata.
Inoltre, il controllo dell’intera filiera garantisce di poter tracciare, misurare e controllare direttamente ogni passaggio assicurando anche la completa sostenibilità. La tracciabilità dell’intero processo a partire dalla produzione delle materie prime, infatti, è condizione essenziale per una vera sostenibilità.
“La sostenibilità – spiegava Silvio Albini – non può essere intesa solo come utilizzo di cotone organico, ma riguarda l’intero processo tessile partendo dalle fasi a monte dell’attività produttiva vera e propria. Da anni investiamo risorse importanti in questo ambito recependo anche gli stimoli e le richieste di alcuni nostri Clienti con cui realizziamo progetti in partnership. Per noi la sostenibilità non è un percorso individuale, ma è fatta di continua condivisione e stretta collaborazione con Clienti, fornitori e collaboratori.”
Sul tema della sostenibilità, il Gruppo Albini segnala che la media dei risparmi annuali si attesta a 2.300 Tep, 8 milioni di Kwh elettrici, 6.000 tonnellate di Co2, 46.000 m³ di acqua e 1,3 milioni di metano. 
La sostenibilità rappresenta per il Gruppo Albini il punto di partenza per la creazione di valori condivisi che si traducono in un percorso di crescita e in una migliore qualità di vita per le prossime generazioni, contribuendo al benessere dei dipendenti e delle comunità nelle quali opera.
Coerentemente alla strategia di investire continuamente, nuove risorse verranno destinate al miglioramento degli impianti produttivi e in particolare alla fase di tessitura nello stabilimento di Albino (BG), valorizzando il DNA manifatturiero del Gruppo, in controtendenza rispetto alle scelte strategiche di alcuni competitor.
Accompagnano il rinnovamento anche importanti investimenti in innovazioni digitali come la app “Fabric Butler”, la prima innovativa app per farsi realizzare la camicia su misura. Grazie al nuovo strumento digitale è infatti possibile scegliere i tessuti preferiti tra le collezioni Albini e inviare direttamente l’ordine al proprio sarto di fiducia o a quello più vicino, individuato grazie al “sarto locator”.
Tra le collezioni proposte, ottime performance provengono da Albini, donna, collezione dedicata all’abbigliamento femminile. Si tratta di una proposta diversificata rispetto alla tradizionale attività del Gruppo, nata recentemente, su cui il Gruppo crede molto dedicando attenzione e investimenti importanti. La collezione dedicata alla donna rispetta le caratteristiche tipiche del Gruppo Albini: ottime materie prime e tradizione manifatturiera d’eccellenza unite alla creatività italiana. Sempre in materia di prodotto, grande attenzione è stata dedicata al rinnovamento di tre linee dei Pronti: Gold Line, Silver Line, Thomas Mason Bespoke.

L’offerta stagionale del Gruppo è composta da migliaia di varianti diverse e si sviluppa in 5 distinti marchi, capaci di rispondere alle specifiche esigenze di ogni mercato:
 
-    Albini 1876: esalta il gusto italiano sofisticato e raffinato;
-     Albini, donna: un’innovativa collezione dedicata al mondo femminile che rispetta il DNA   del Gruppo Albini, fatto di un’attenta selezione delle materie prime più preziose e una tradizione manifatturiera d’eccellenza unite alla creatività italiana;
-    Thomas Mason: espressione di British Heritage ed esempio unico di qualità, stile ed eleganza internazionale;
-     David & John Anderson: sinonimo di eccellenza, con i tessuti nei titoli più fini al mondo realizzati nel pregiato cotone Egiziano Giza 45 e con il raro cotone Sea Island di Barbados;
-    Albiate 1830: leader nei pesi leggeri,una collezione di ricerca tra denim, stampe, jacquard e tessuti sportivi per una camicia giovane e d’avanguardia.
 

“Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall'arco scocca vola veloce di bocca in bocca”

Fabrizio De André

(Bocca di Rosa, 1967)